Assaeroporti: “Svolta green per essere competitivi” - GuidaViaggi

2023-03-08 14:59:37 By : Ms. Angela Chen

Un’intervista esclusiva per fare il punto con il presidente di Assaeroporti, Carlo Borgomeo, sullo stato del settore in Italia e capire se è stata superata la crisi provocata dalla pandemia. “Dopo la crisi causata dal Covid – risponde il presidente – il comparto aereo ha dimostrato una straordinaria capacità di resilienza. Negli ultimi mesi del 2022 il traffico passeggeri in molti scali italiani ha pressoché raggiunto, se non addirittura superato, i livelli pre-pandemia. Come sistema aeroportuale però non siamo ancora tornati al 2019. Dopo aver registrato, tra luglio e ottobre 2022, volumi di traffico pari, in media, al -6,4% sui livelli pre-Covid, a novembre il trend di crescita dei passeggeri ha subito un rallentamento, attestandosi a un -12,5%. A breve saranno disponibili i dati dell’anno che si è appena concluso e potremo valutare l’andamento complessivo”.

Gv: Che importanza rivestono, per la ripresa e lo sviluppo, i fondi a disposizione dal Pnrr?

“In questo contesto restano aperte alcune questioni decisive per lo sviluppo del settore come quelle della transizione green e digital. Il sistema aeroportuale italiano è, a livello europeo, tra i più attivi sul fronte degli investimenti in materia di sostenibilità. Tale sforzo andrebbe tuttavia sostenuto con misure pubbliche come avviene per altri comparti. Ma, a partire dal Pnrr, il trasporto aereo è stato tassativamente escluso da qualsiasi forma di supporto agli investimenti. Ciò come conseguenza di un vero e proprio pregiudizio sugli effetti inquinanti del settore. Si rischia di adottare politiche che puntano alla “limitazione” del trasporto aereo: è palesemente sbagliato. Al contrario in questa fase di ripartenza, il nostro Paese deve essere in grado di intercettare i crescenti flussi turistici ed essere competitivo, portando a termine i processi di transizione ambientale e digitale. Recentemente abbiamo commissionato al centro Iccsai uno studio dal quale è emerso che i progetti degli aeroporti, in ambito green e digital, comportano investimenti valutabili in oltre 1.100 milioni di euro, di cui 500 immediatamente cantierabili. Per questi motivi riteniamo essenziale che siano identificate adeguate forme di sostegno sia nel breve periodo, come l’utilizzo di eventuali risorse residue del Pnrr, sia di natura strutturale, quali ad esempio il credito di imposta. Fondamentale sarà anche l’adeguamento del quadro normativo ai nuovi paradigmi di sostenibilità e mobilità che evolvono, tra cui le comunità energetiche”.

Gv: Qual è lo stato economico delle società di gestione?

“Le società di gestione hanno subito perdite molto consistenti: sostanziale azzeramento dei ricavi per un lungo periodo di tempo, ma non dei costi in quanto gli scali, anche nei mesi del lockdown, sono rimasti aperti per continuare a garantire i servizi pubblici essenziali. Va anche ricordato che gli aeroporti hanno ricevuto contributi pari a circa 560 milioni di euro che hanno rappresentato un’importante boccata d’ossigeno per la liquidità delle imprese. I dati sulla ripresa del traffico negli ultimi mesi ci consegnano comunque una situazione, dal punto di vista economico, in netto miglioramento. Ma, dal punto di vista finanziario, il Covid ha determinato consistenti tensioni”.

Gv: A che punto è il Piano nazionale degli aeroporti?

“Assaeroporti ha partecipato alla consultazione pubblica sul piano con un organico ed articolato documento. In esso vengono richiamate alcune scelte del piano che giudichiamo positivamente, quali la forte enfasi sulla rilevanza del trasporto aereo e degli aeroporti per lo sviluppo del Paese, ed in particolare del turismo; l’esigenza di utilizzare risorse pubbliche, anche quelle del Pnrr, per accompagnare lo sforzo degli aeroporti negli investimenti green; l’orientamento a favorire la costituzione di reti aereoportuali; le riflessioni critiche sui temi della intermodalità ed altre ancora. Abbiamo invece espresso le nostre perplessità sui criteri adottati per la classificazione degli aeroporti; sulle politiche individuate per il settore cargo e, soprattutto, su alcune limitazioni proposte per quanto riguarda le incentivazioni ai vettori”.

Gv: Quali sono le aspettative del settore per il 2023?

“Per il 2023 ci aspettiamo il ritorno del traffico ai livelli del 2019 e forse al loro superamento. Mentre il dato è ormai consolidato per quanto riguarda il turismo, va ancora verificato quanto il Covid e quindi l’uso della modalità in remoto per meeting e riunioni di lavoro, abbia inciso sulle abitudini dei passeggeri business, con effetti possibili sulla divaricazione tra la stagione estiva e quella invernale. Ma, come ho già affermato prima, la vera questione è ottenere una maggiore attenzione delle istituzioni sul versante degli investimenti, a partire da quelli green, necessari per consolidare la competitività del nostro sistema aeroportuale”.

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